Evergrande è stata fondata nel 1996 a Guangzhou, nel sud della Cina,
CHE STA SUCCEDENDO AI MERCATI ?
LO SPETTRO DI LEHMAN BROTHERS
Si tratta di un vero e proprio colosso: la terza società cinese per dimensioni.
La società di costruzioni, (attiva nel settore immobiliare) con ancora 1,4 milioni di appartamenti da realizzare in oltre 200 città cinesi, è sul procinto di andare in default a causa di un mega buco di 300 miliardi di debito. Evergrande è di fatto in default tecnico per non aver rispettato l'onore del rimborso di un prestito obbligazionario, in scadenza.
Il titolo in borsa ha perso, quasi il 90% del proprio valore:
Come ha fatto Evergrande ad arrivare sull'orlo della Bancarotta ?
L’impresa ha beneficiato negli anni dalla crescente urbanizzazione della Cina. Oggi oltre il 60% della popolazione vive in città: nel 2010 questa percentuale era del 50%, mentre nel 2000 appena il 36%, come mostrato nel grafico qui sotto:
(fonte Rendimentofondi)
Forte della domanda di appartamenti e case da parte degli abitanti cinesi, Evergrande ha cominciato ad acquistare terreni a debito, certi che la domanda avrebbe continuato a salire, così da riversare i costi di acquisto sui compratori degli appartamenti. Così facendo però sono lievitati i prezzi degli immobili e contestualmente anche il debito finanziario dell' impresa, che è poi esploso dopo il 2014 , come si evince da questa altra immagine:
(fonte Rendimentofondi)
A fare precipitare le cose sono state alcune dichiarazioni secondo cui Evergrande non deve contare sugli aiuti del governo cinese.
Il messaggio è chiaro: Pechino non ha intenzione di tollerare gli eccessi. Il governo cinese sta infatti mettendo in atto da qualche anno alcune normative e dei paletti finanziari da rispettare con l'obiettivo di calmierare il rialzo dei prezzi delle case, e quindi dell' inflazione.
IL CONFRONTO CON LEHMAN
La domanda che serpeggia tra gli investitori è se il default di Evergrande farà o meno crollare i mercati. Qualcuno paventa una crisi della portata di Lehman Brothers, capitolo 2.
Gli amanti della Cabala non potranno non notare le coincidenze di date: Lehman Brothers fallì infatti a metà Settembre del 2008.
A mio avviso però si tratta di 2 situazioni molto differenti:
Lehman Brothers era una banca e aveva un rating di AAA. Si tratta del massimo giudizio relativamente all’ affidabilità di un debitore. Il default di un’azienda apparentemente sicura scosse i mercati a tal punto che misero in dubbio l’affidabilità stessa del rating. Questo innescò una crisi di sfiducia di tutto il sistema bancario che si propagò a livello globale.
Anche allora, guarda caso, tutto partì dal settore immobiliare (mutui subprime).
Evergrande, invece, è un' impresa di costruzioni, e il degrado era già noto alle Agenzie che ne avevano progressivamente ridotto i rating.
Inoltre il suo collegamento con il sistema finanziario è solo “indiretto”, a differenza della Lehman Brothers.
C'è poi un'altra ragione. Quasi tutti i mercati finanziari nel 2008 navigavano in profondo rosso, con indici che viaggiano tra il -10% e il -20% PRIMA del crack di Lehman. Il trend dei mercati era quindi già al ribasso, e l' Effetto Lehman ha amplificato il ribasso con una sorta di effetto leva.
Oggi invece i mercati azionari sono alti. Un trend rialzista non cambia in poche sedute. Occorre prima una fase distributiva prima di decretare l' inversione di una tendenza. Gli shock quindi e i ribassi di pochi giorni o qualche settimana, in quest' ottica sono visti ancora come occasioni di acquisto.
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CONCLUSIONI
La Cina è attualmente la seconda economia al mondo dopo gli Stati Uniti (e ambisce al primato) e nel quadro della sua produzione il comparto immobiliare ha un peso non indifferente. Ecco perchè l’ansia con cui anche chi non ha investito in Cina sta seguendo le evoluzioni di Evergrande.
Se crollasse un colosso come Evergrande, il mercato immobiliare potrebbe seguirlo più o meno a ruota, e con esso l’economia del Dragone.
Il Partito, però, sa bene che non può permetterselo, pertanto è difficile che lasci affossare il colosso immobiliare, che ha oltre 200 mila dipendenti e che coinvolge indirettamente altri 4 milioni di lavoratori nella sua filiera: è più probabile un default controllato, per scongiurare in tutti i modi uno shock del mercato.
Per il momento lo scenario complessivo non sembra compromesso, tuttavia occorre tenere monitorata la situazione: gli investitori internazionali hanno reagito pessimisticamente, anche perchè il governo cinese si è macchiato di non poche ombre negli ultimi 2 anni.
STAGIONALITA' BORSA HONG KONG
Da un punto di vista tecnico, alcuni cicli (in particolare il ciclo intermedio) stanno virando al rialzo. I prezzi dell' indice Hang Seng sembrano voler consolidare negli ultimi giorni, e un rimbalzo tecnico (recupero dei prezzi) pare essere nell' aria.
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Vediamo la stagionalità della borsa cinese:
La statistica pare essere supportiva (rialzista) nel periodo Ottobre - Dicembre.
Sarà così anche questa volta ?
Alessandro Piola
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