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Europa sotto attacco e bollette luce-gas alle stelle!

Sono in arrivo nuovi Lockdown ?


 

La nuova normalità saranno i Lockdown energetici?

 

Quello sulla crisi energetica mondiale è ormai un bollettino quotidiano che si aggrava di giorno in giorno. Sono sempre di più i paesi in cui le notizie sui black-out, sull’ inflazione e sulla scarsità delle materie prime hanno ormai scalzato il Covid19 dalle prime pagine dei giornali. 

 

In Cina i problemi del sistema energetico hanno costretto molte aziende a tagliare la produzione.

 

Ma non sono solo le aziende a rischio, anche le utenze civili, in particolare nelle regioni del Nord-Est. Molti residenti hanno lamentato la carenza dei riscaldamenti che ha già dato luogo ad alcuni black-out nel fine settimana. 

In alcune province sono state attuate misure di razionamento energetico di emergenza, e in altre si è chiesto  di aumentare le importazioni di carbone da Russia, Mongolia e Indonesia.

La città di Huludao ha chiesto ai residenti di non utilizzare dispositivi elettronici ad alto consumo energetico come scaldabagni e forni a microonde durante i periodi di punta e molti centri commerciali hanno iniziato a chiudere intorno alle 16.

Nonostante Pechino abbia promesso di ridurre l’intensità energetica, per raggiungere i suoi obiettivi climatici, le autorità si sono viste costrette a riaprire in via emergenziale 72 miniere di carbone.  

Ma la crisi energetica non ha colpito solo la Cina.

Situazione simile in India dove, secondo quanto riportato dall’ agenzia di stampa Reuters, oltre la metà delle 135 centrali elettriche a carbone, che in totale forniscono circa il 70% dell’elettricità del Paese, avrebbero scorte inferiori a poche settimane.

In Libano, le interruzioni di elettricità a macchia di leopardo degli ultimi mesi si sono trasformate, la scorsa settimana, in un black-out generale che ha coinvolto l’intero territorio nazionale. 

Un po’ in tutta Europa ci sono scorte modeste di gas. Anche altri Paesi come Gran Bretagna, Austria, Olanda e Germania stanno vivendo da questa prospettiva una situazione simile, seppur il problema principale è rappresentato, almeno per il momento, dal caro bollette.

 

Il ministro dell’ economia Svizzera ha paragonato la crisi energetica a quella pandemica.

Nei prossimi anni le fabbriche potrebbero produrre di meno e anche i mezzi di trasporti (treni e tram) potrebbero funzionare in modo più limitato.

 

L’ elettricità potrebbe diventare un bene di lusso.

 

Il primo ministro dell’ Albania ha dichiarato ufficialmente lo stato d’emergenza proprio a causa dei problemi di approvvigionamento generati dall’ impennata dei prezzi sui mercati internazionali.  Anche in questo caso il capo del Governo albanese ha paragonato l’attuale crisi energetica con la “crisi pandemica”.

 

Ma come siamo arrivati a questa situazione critica ?

 

Ho identificato 3 principali fattori  (drivers): 


  •  Le scarse forniture di carbone, dovute in parte ad una ripresa dell’attività industriale da quando l’economia si è ripresa alla crisi   sanitaria


  • L’ effetto delle politiche climatiche

 

Le energie rinnovabili e la transizione ecologica fanno parte di un processo indispensabile ma che non può trovare risposta nel breve termine (occorreranno decenni) e che è fortemente dipendente dal meteo: se manca il sole e il vento, non puoi produrre energia solare ed eolica. In questo caso, non potendo e non volendo utilizzare le fonti sporche (dark) come carbone, uranio e petrolio è inevitabile che si finisca per utilizzare il gas mettendo sotto pressione l’offerta di questa materia prima.

 

Si è forse abbandonato troppo rapidamente gli idrocarburi, o forse si è stati troppo lenti a investire nelle energie rinnovabili.   Oppure entrambe le cose. 

 

In Germania, dove si sta spingendo tantissimo la transizione del sostenibile, già oggi non vogliono più utilizzare le dark commodities, ma la rapidità di questo processo sta creando la situazione alla quale stiamo assistendo. 

 

Il problema non è dunque che non ci sono materie prime; è che si vuole solo clean energy  e questo rappresenta la base delle pressioni odierne sul gas, che al momento è l’unica energia pulita dotata di una certa disponibilità.

 

Qui puoi leggere un mio articolo a proposito del Gas Naturale dove spiego fino a dove può salire. 


https://consulentefinanziarioravenna.it/blog/page/3199/cosa-sta-succedendo-al-natural-gas 


  • I problemi legati al Nord Stream 2

 

Il Nord Stream 2 è il più grande gasdotto al mondo, è lungo 1230 Km e collega la Russia con la Germania.  L’ obiettivo è quello di trasportare in Europa 55 miliardi di metri cubi di Natural Gas all’ anno. 


 


La realizzazione del gasdotto è stata conclusa questo settembre, ma ancora non è entrato in funzione ufficialmente per motivi “tecnici”.

 

E qui entriamo in temi di carattere geo-politico piuttosto rilevanti:  intanto perchè il nuovo gasdotto ha aggirato il territorio ucraino (Il Gas che oggi arriva in Europa passa quasi tutto dall’ Ucraina);

La Germania ne risulta fortemente rafforzata essendo il primo beneficiario della fornitura di gas (con costi minori non essendoci il trasporto);

Gli USA invece non vedono di buon occhio il rafforzamento del legame tra la Russia e l’ Europa.

 

Lo stesso Putin è intervenuto con l’intenzione di stabilizzare il mercato, ma non siamo nella condizione di sapere se questo sarà in grado di farlo o meno.

 

L’ Italia importa oltre il 40% dei consumi di Gas, dalla Russia



La situazione negli Stati Uniti è migliore.  Gli USA sembrerebbe che siano in grado di superare senza particolari criticità anche un inverno rigido, hanno scorte a sufficienza. 

Se i prossimi mesi non vedranno temperature polari, l’ Europa potrebbe importare gas e ridurre lo stato di emergenza. Certo che, in caso di freddo diffuso e prolungato ovunque, i problemi aumenterebbero e anche gli americani sarebbero costretti a stoppare le esportazioni verso il Vecchio Continente.

 

In conclusione: in Europa siamo già all’ interno di una crisi energetica e dobbiamo sperare che l’inverno sia mite, per non aggravare una situazione già tesa su questo fronte.

 

Pronti con le scorte di legna e pellets ?


Winter is coming ......

 

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Se vuoi sapere che impatto può avere la crisi energetica sui tuoi investimenti e cosa acquistare o vendere nelle prossime settimane, puoi contattarmi nei form che vedi qui sotto. 


Alessandro Piola


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