FACCIAMO CHIAREZZA. COS' E' REALMENTE SUCCESSO ?
Quello che è successo tra l' 8 e il 9 di Marzo ha quasi dell' incredibile.
Ma facciamo un passo indietro.
Chi è Silicon Valley Bank, SVB ?
E' una banca e a quanto dichiaravano loro pochi giorni fa, è una banca che stava benone.
Lavora principalmente con start-up a aziende del settore Tecnologico.
E’ la sedicesima banca più grande degli Stati Uniti in termini di depositi, circa 175 miliardi
Per capire cosa è successo, dobbiamo partire da come funzionano sostanzialmente le banche. E fondamentalmente, la maggior parte delle banche guadagna denaro prendendo in prestito denaro a tassi bassi a breve termine e prestandolo a tassi più alti a lungo termine.
In pratica, noi mettiamo i soldi in un conto corrente presso la banca e di fatto stiamo prestando i nostri soldi.
A fronte di questo prestito la banca ci paga un tasso di interesse molto basso, e poi in seguito la banca presta quei soldi sotto forma di un mutuo, ad esempio, e riscuote un tasso molto più elevato. E la differenza tra i 2 tassi (quello basso che danno a noi e quello alto che incassano loro) è il loro guadagno.
Il problema è che se tutti vogliono i loro soldi tutti in una volta, non possono ottenerli perché sono legati a finanziamenti a lungo termine.
Quindi cos’è successo ?
SVB ha prestato un mucchio di soldi al governo federale americano. Hanno acquistato buoni del tesoro statunitensi pagando circa l'1,6%, che era il rendimento di qualche anno fa. Quanto? Circa 80 miliardi di dollari. Quindi hanno preso circa 80 miliardi di dollari e li hanno prestati al governo federale all'1,6%. Un pò come le nostre banche che hanno acquistato BTP e prestano i soldi allo Stato Italiano.
Bene, come tutti sappiamo, la Federal Reserve (FED) continua ad alzare i tassi di interesse. E oggi, se qualcuno vuole prestare denaro al governo federale, riceverà il 5%. Quindi, se la Silicon Valley Bank avesse voglia di vendere i suoi $ 80 miliardi di buoni del tesoro che non scadranno per diversi anni, nessuno vorrà comprarli perché pagano l'1,6%.
Quindi la Silicon Valley Bank, se volesse venderli tutti in una volta o venderne qualcuno in anticipo, dovrebbe venderli con uno sconto. Ora, la Silicon Valley Bank non voleva venderli con uno sconto. Non è questo il problema. Il problema è che una banca ha un bilancio che mostra quanto sono forti e devono mettere il giusto valore di mercato di tutti i loro investimenti in quel bilancio. E quindi non possono dire che questi 80 miliardi oggi valgano ben 80 miliardi. Perché la realtà è che se andassero a vendere quelle obbligazioni oggi, le persone non pagherebbero così tanto per loro perché potrebbero ottenere obbligazioni a un rendimento più elevato (ovvero ad un prezzo più basso). Quindi sembreranno più deboli nel loro bilancio.
Allo stesso tempo, hanno molte aziende tecnologiche che avevano i loro depositi lì. Ora sappiamo tutti che la tecnologia non sta andando alla grande. Quindi le aziende tecnologiche non possono uscire e raccogliere fondi come facevano un anno o due fa. Il mercato è molto più ristretto, è quasi impossibile prendere in prestito denaro. Quindi cosa stanno facendo queste aziende? Stanno spendendo i soldi che hanno in banca.
A questo punto alla Silicon Valley Bank, si riuniscono tutti e dicono: “Ehi, guarda, le nostre obbligazioni non sembrano così buone sulla carta e abbiamo persone che spendono i loro soldi. Dobbiamo consolidare il nostro bilancio. Abbiamo bisogno di ottenere più soldi così sembriamo più forti. "
Così hanno detto: "Facciamo un aumento di capitale di 2 miliardi di dollari, ovvero raccogliamo fondi”.
Questo era il piano.
Sfortunatamente per la Silicon Valley Bank la richiesta ha sollevato alcune sopracciglia.
Eppure 2 miliardi di capitale rispetto a 175miliardi di depositi non mi sembrano una somma da fare fallire una banca.
Gli azionisti tuttavia hanno iniziato a vendere la banca, ma senza fare scattare nessun campanello d’allarme, fino a quando non sono entrati in gioco i “social”.
Notizie di una possibile insolvenza sono diventati virali....scrivendo il destino di SVB.
Non c’era tempo per verificare se fosse vero o per indagare....era tempo di muoversi e muoversi velocemente. Sell now and ask question later dicono in America.
Tira fuori il telefono, vai sulla tua App SVB e trasferisci i tuoi soldi altrove.
Dalla Silicon Valley Bank giovedì sono stati prelevati quasi 1 milione di dollari ogni secondo nelle 10 ore lavorative.
Difficilmente si riesce a reggere ad un' onda d’urto del genere.
E già qui si capisce che una simile situazione poteva accadere solo in America.
La telenovela Monte Paschi di Siena va avanti da quasi 10 anni in Italia, negli USA invece una banca fallisce in 48 ore.
Bastava mettere un limite al prelievo mensile (come fanno tutte le banche italiane) e forse si sarebbe potuto evitare il drenaggio di liquidità dando tempo ai clienti di verificare e controllare in modo razionale.
In fondo c’è un’altissima probabilità che i correntisti di SVB possano recuperare dal 90% al 100% dei loro conti, data la qualità delle attività in bilancio.
Ora, solo per sottolineare, il più grande crollo della storia è stato Washington Mutual nel 2008. Il 100% delle persone ha avuto i propri soldi allora. E questo non è il 2008. Se guardi a ciò che è iniziato nel 2008, Lehman Brothers, a quel punto, tutte queste istituzioni erano molto, molto collegate. Un sacco di soldi che vanno avanti e indietro. Questo non è il caso qui. Silicon Valley Bank, ovviamente, ci sarà un effetto a catena. Ci sono molte aziende che dipendono da lì, ma non è la stessa cosa di Lehman Brothers.
Ora cosa può succedere?
Guardiamo alle opzioni disponibili:
- Il governo USA lascia che SVB fallisca. Ci sarebbero enormi ripercussioni.
- Secondo, vendita organizzata. Sono sicuro che questa è la cosa numero uno che vogliono che accada, è qualcuno che paghi il prezzo intero per questo, renda integri tutti i correntisti, e i mercati finanziari rimangano un po' traballanti per un po' e andiamo tutti avanti.
- In terzo luogo, se non riescono a portare a termine quella vendita, mi aspetto che ci sarà un salvataggio completo di quegli investitori perché le ripercussioni su tutti gli altri che non hanno nulla a che fare con questo sarebbero molto significative se non lo facessero.
Se sei un investitore a lungo termine, questo non è qualcosa su cui dedicare tempo.
Se hai obbligazioni che scadono tra cinque anni, se hai fondi con un orizzonte temporale di cinque anni o più, avremo, tra qui e cinque anni, altre cinque o dieci mini crisi o grandi crisi che stanno per succedere.
Non importa se si tratta di un fallimento bancario o di una pandemia o di un evento terroristico o di una bolla tecnologica o altro. Ci sarà sempre qualcosa e devi davvero fare un passo indietro e guardarlo da una prospettiva diversa e dire: “Ehi, guarda, la gente non andrà più in vacanza tra cinque anni per questo? Non acquisteranno più auto tra cinque anni?" La risposta è ovviamente no. In un modo o nell'altro, ce la faremo e i mercati andranno avanti.
Dal 1928 l'indice di borsa americano S&P500 ha avuto un calo (drawdown) infra-annuale medio del 16%.
Non c'è ricompensa nel mercato azionario senza rischio.
Penso che vedremo un annuncio ad un certo punto nelle prossime 48 ore, in un modo o nell'altro, per evitare il contagio.
Sul sito della FED, venerdì sera, è comparso un comunicato ufficiale di una riunione straordinaria dei Governatori “under Expedited Procedures”, cioè convocata in urgenza, che avverrà oggi (lunedi 13 marzo) alle ore 11.30 del mattino, ora americana.
Per tre settimane avremo l’ora americana anticipata di un’ora nel nostro fuso, a causa della differenza di data di inizio delle rispettive ore legali: quindi saranno le 16.30 ora italiana (e non le 17.30).
ALESSANDRO PIOLA
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